domenica 4 marzo 2012

4 marzo 2012

Non voglio dilungarmi troppo, non voglio ripetere cose che sono già state dette fino alla nausea dai tanti "agiografi" e novellatori televisivi, cresciuti come funghi o - per meglio intonarsi con l'ambiente di Intermezzi - sbucati fuori come lumache dopo il temporale. Tanta è la voglia di dire la propria - l'apparire in tv, chiaramente, è conseguenza del tutto circostanziale - sull'inaspettata scomparsa del Grande Lucio e per Grande intendo Dalla.
L'intenzione di questo post non è ne criticare ne tantomeno ricostruire la vita di questo "ultimo grande giocoliere della musica italiana" come qualcuno l'ha felicemente chiamato, vorrei piuttosto ricordare con le sue canzoni il contributo che, attraverso le stesse, ha dato a chi in questo momento si trova a scrivere su questo blog. Poco importa se queste parole e queste note si perderanno nel vasto mare delle consacrazioni postume che inonda schiumoso le coste dei mezzi di comunicazione, quel che importa è ricordare come l'opera di un uomo lo mantenga vivo al di là degli anni che ha vissuto, come le sue parole vadano ben oltre il momento in cui le ha pensate, scritte e pronunciate.
Ho scelto quattro canzoni che, badate bene, non sono la colonna sonora di una vita, cliché quanto mai abusato, - vorrei vedere quanti di quelli che hanno detto questa frase ascoltavano abitualmente la musica di Dalla- ma sono parti essenziali di ricordi e momenti che vanno da "l'altra sera, in macchina, cazzeggiando in allegria" fino a ricordi "preistorici" da prima infanzia; in quest'ordine ve le propongo, e scusate se, per caso ci sono in mezzo delle grandi canzoni.



A queste, come a tutte le cose dell'infanzia, tengo particolarmente

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