martedì 21 maggio 2013

Al buon Dio lassù piace la buona musica (Addio Ray Manzarek)

Ed eccone un altro che se ne va...
Mi ritrovo stasera a scrivere nel mio amato blog per porgere un doveroso saluto al grande Ray Manzarek.
Ray Manzarek, noto ai più per il mistero che avvolge il suo nome, o meglio il suo cognome che contiene un paio di lettere jolly di volta in volta estratte sulla ruota di Palermo, è stato un tastierista/pianista fenomenale, nonché fondatore di quel magnifico gruppo che erano i Doors.
Non starò qui a fare tanti discorsi scontati e che magari sarebbero pure doverosi però, cavolo, nel campo musicale sta avvenendo una fuga dei cervelli verso l'aldilà che ha un nonsocché di preoccupante, anche perché quando parti per l'aldilà, oh, è difficile che po si torni indietro, e non ci si può nemmeno sentire su skype perché da quelle parti non è ancora arrivato l'adsl, anche lì come, c'è solo Radio Maria, tutto il "santo" giorno, come quando stai facendo la Mareneve che non prendono i telefoni e la radio smette di leggere pure i cd, c'è solo la lava e Radio Maria. Ecco uguale. Però senza lava.
Ora, sarebbe facile cedere alle spiegazioni apparentemente logiche del tipo: "Eh ma i grandi del rock sono tutti coetanei certo che se ne vanno in fila indiana", d'altronde come ci insegnano Voyager e Mistero, il complotto è dietro l'angolo. Io dico che dietro la moria di grandi artisti (mi riferisco ad esempio al grande Jon Lord) c'è sempre la stessa persona, dietro tutte queste scomparse c'è... la mano di Dio!
I più saggi di voi avranno già chiuso questa pagina da un pezzo, ed hanno fatto bene! Perché al di là di tutte queste chiacchiere c'è il fatto che un altro grande musicista, per dirla biblicamente, "è tornato alla casa del padre" ma per nostra fortuna la buona musica resta qui a farci compagnia. E anche se nell'aldilà in questo momento suonano live musica da Dio, noi possiamo ancora deliziarci con quello che il grande Ray ha lasciato qui per noi...

Grazie di tutto Ray
Chissà che jammattini lassù con Bach e Jon Lord




La pioggia. E poi quelle note che cadono giù come gocce che formano le onde in uno stagno

Cavalca il serpente con quelle note allucinate

Light my Fire, che altro devo dire?


sabato 4 maggio 2013

Le morti cerebrali

Benvenuti nella mia cucina! Per coloro che sono degli habitué il benvenuti vale comunque visto che, come una serie tv all'inizio di una nuova stagione, non ci si vede da parecchio tempo e di cose ne sono cambiate un bel po'!
L'ultima volta in cui ho buttato giù le mie "riflessioni personali" è stato davvero molto tempo fa e da allora non ho scritto nulla diciamo di "personale" e nel cercare di trasformare i pensieri in parole mi sembra di parlare come il nano onirico di Twin Peaks. Probabilmente la mia poca dimestichezza con la tastiera del tablet rende da sé questo effetto che io mi limito a percepire.
Ma veniamo a noi. A muovere il mio impulso creativo non è tanto la divina ispirazione quanto una palla di peli e odio che mi si è bloccata in gola, insomma c'ho voglia di lamentarmi con qualcuno, voi, amici viandanti che accolgo in questa parca locanda di internet.
Come dicevo, di cose ne sono cambiate un bel po' anche se infondo i problemi che affliggono il mondo sono sempre gli stessi ed hanno un denominatore comune: la stupidità.
Badate bene, in linea di principio essere stupidi non è né una colpa né una punizione; stupidi ci si nasce e quando si fa una cosa da poco tempo non è che si può essere subito esperti, anche per fare il "mestiere del vivere" c'è bisogno di fare un apprendistato. In alcuni casi però, la maggioranza, questo apprendistato si conclude in maniera diversa da quella che ci si può aspettare, ecco che allora la stupidità sopravvive e assume la sua forma più cupa: l'ignoranza.
Anche lì, non è che tutti siamo ignoranti allo stesso modo (anche se un po' lo siamo tutti): c'è chi non sa cucinare, chi non sa fare le capriole, chi non padroneggia l'arte del rutto parlato e via dicendo. In questi casi di solito uno che non sa cucinare lo ammette apertamente e non si mette ai fornelli, così come quello che non sa fare la ruota non farà la ruota e quello che non sa parlare ruttando parlerà della sua inabilità per ruttare solo in seguito. Tutto questo va bene perché anche Socrate diceva: "Io so di non sapere" e lui faceva certi rutti che ti ci poteva recitare aoristo primo secondo terzo caffè e amaro!
Se il mondo si limitasse a dare asilo a questo genere di ignoranti sarebbe un posto migliore. Capita però che l'evoluzione abbia dato la posizione eretta a tutti gli uomini ma non lo stesso quantiativo di facoltà cerebrali, e da sempre chi ha meno è sempre tentato di nascondere le proprie mancanze e per non darlo a vedere ne spara di grosse, e con convinzione! Questo genere di persone è il più ignorante perché dice cose che non direbbero nemmeno i primi ominidi, con la proverbiale convinzione del podologo dinnanzi ad una verruca da estirpare. Spacciata per intelligenza, la loro ignoranza contamina la gente sana che deve perdere metà della propria giornata a pensare:"ma questo ci è o ci fa? " causando un incredibile rallentamento nel progresso dell'umanità tutta in ogni ambito dell'esistenza. Se non fosse per costoro probabilmente ci saremmo già liberati del dito piccolo del piede e avremmo già dispiegato le ali verso un futuro radioso in cui non esiste il terrore di sbattere contro gli spigoli! State attenti perché questi tipi sembrano esseri umani in tutto e per tutto ma c'è un modo per smasherarli: quando stanno per dire qualcosa con aria da premio Nobel per la paraculagine (un premio nel premio) in genere poi dicono o una stronzata colossale o una cosa talmente non intelligente da sembrare intelligente ma che a pensarci bene non lo è affatto (e questo secondo tipo è proprio tosto lo so!)! In genere quando questo accade tutt'intorno diventa ignoranza per cui state attenti! E ricordate: l'ignoranza miete ogni anno millioni di vittime tra la gente intelligente ma
proprio per la stessa natura di questa terribile piaga, nessuno lo sa!
Insieme possiamo farcela!