giovedì 10 ottobre 2013

C'era una volta il West industrializzato

Buonasera cari amici,
Come qualcuno avrà notato la nuova stagione ha portato qualche piccolo cambiamento nella vita del blog, anzitutto mi sto costringendo a scrivere più spesso di quanto non facessi prima (ma tranquilli: la qualità, già bassa, non ne risentirà in alcun modo) e poi anche nello sfondo, più in linea con la strana congiuntura astrale che alcuni illuminati chiamano crisi economica.
Come ben sapete in questo blog non si fa politica, tutti testimoni che non si è mai parlato di Berlusconi né mai lo si farà (se qualcuno se lo fosse perso: la moneta), eppure oggi sono in vena di polemiche e quindi mi chiedevo: che fine ha fatto l'Occidente industrializzato? Dove sono i capitalisti senza volto? Dov'è finito il "siamo nati dalla parte giusta del Mondo"? Magari vi sembrerà meschino dirlo all'indomani della grande tragedia del mare (ma non pensatelo nemmeno, ne parleremo), però io me lo sto chiedendo.
In passato, prima ancora che la lira valesse cinquanta centesimi, quando ancora valeva cinquecentomila paperdollari e trenta pezzi da cinque del monopoli, quando si doveva far sentire in colpa un bambino che si lamentava per qualche futilità i genitori erano soliti dire al pargolo indolente: "Eh, allora Carlo Maria Karamazov della Coimbra della Rovere, non sai che sei nato dal lato del Mondo ricco e bello e fortunato? Ecco, torna a giocare con le tue azioni della Microsoft che papà deve andare a investire tutti i suoi soldi in azioni della Cirio e della Parmalat." Tempi felici, in cui i bimbi potevano giocare a Crack con azioni vere e i segnalini del Monopoli erano in oro massiccio. Poi venne l'Euro, ci dissero che era una cosa bella ma due strane sfere iniziavano a librarsi sempre più in alto fino a toccare il soffitto di casa ma non sapevamo che trattavasi di paterne gonadi ingrossate, a quei tempi non esisteva ancora l'Adsl e probabilmente nemmeno la masturbazione.
Fatto sta che nell'ultimo decennio la questione economica ha assunto una rilevanza sempre più grande e dal 2008 in poi è entrata prepotentemente nei nostri pensieri. Capite dove voglio arrivare e quindi glisso e vado oltre...

...Ora, non eravamo la parte più ricca del Mondo? Non eravamo l'Occidente cattivo? Il compagnetto di classe ingordo che mangiava la merenda degli altri bambini dicendo agli altri bambini "Prova a dirlo alla maestra e t'inculo"? Eravamo quel bambino, un pargolo grassoccio con molti problemi. Ma allora perché il pargolo obeso adesso comincia ad essere affamato se ha mangiato le merendine degli altri? Non ci sono più merendine per nessuno! Ma chi se l'è fregate?
Siamo la generazione che più di tutte pagherà gli effetti di questa crisi, perché l'Occidente ha lasciato morire di fame tutto il mondo e adesso farà morire anche noi, che siamo l'Occidente, che siamo quel bambino grassoccio, cui non resta altro da fare che mangiarsi, letteralmente, le mani alla fine della ricreazione.
Con i suoi moncherini grondanti e il grembiule macchiato di sangue, il piccolo West corre verso la classe al suono della campana, la maestra richiama dolcemente i pargoli:
-"Bambini tornate in classe, qui fuori non c'è futuro"-

Buona lezione a tutti.

lunedì 7 ottobre 2013

Digerire è importante

Buonasera a tutti e bentornati da queste parti!
Come sempre torno al blog dopo una pausa in questo caso vagamente spiegabile col nome di (lunghissima) pausa estiva. Il fatto che abbia iniziato a piovere probabilmente è solo una coincidenza che infittisce il mistero sul mio miserioso ritorno al mio mis(t)erabile, mis(t)erevole blog.
Il mondo è molto cambiato da quando ho smesso di vagabondare da queste parti: a quei tempi non c'erano persone (spero di non sembrare razzista, o senza cuore, questi sono problemi gravi...) affette dalla cosiddetta "Sindrome della lattina onomastica", patologia terribile che porta sempre più persone a svuotare alacremente gli scaffali dei supermercati in cerca (del Sacro Graal direte voi, e invece no) di una lattina di Coca-Cola ( o bottiglia, o boccetta di Nutella, insomma contenitori vari) con impresso il loro nome. Ebbene, cari amici, ho visto persone rinnegare il proprio nome pur di avere un contenitore col proprio nome. Sono problemi gravi, ma non siamo qui per questo: "sono appena resuscitato, diamine!" 
Dopo questa lunga pausa sento la necessità di ritornare a scrivere più spesso, anche se il mondo è cambiato, anche se io sono cambiato. Mi dispiace molto non essermi dedicato a dovere a questo blog in un periodo strano della mia vita, uno di quelli in cui ti accorgi di star diventando giorno dopo giorno una persona diversa; in questa fase di trasformazione sicuramente ha influito l'aver cambiato aria, l'essere andato a vivere in un posto diverso. Però, si sa, i cambiamenti, anche se positivi, fanno sempre un po' paura e abbiamo bisogno di tempo per digerirli (e io ho la digestione lunga!), alla fine però, una volta espulsi gli scarti della digestione, siamo di nuovo pronti per una nuova avventura. Con estremo piacere mi tiro su le brache e vi annuncio che, finita la digestione, è l'ora di riaprire il blog!

A breve novità!
Non dimenticate di mangiare molte fibre!
Tirate fuori la vostra tazza da orzo!



martedì 21 maggio 2013

Al buon Dio lassù piace la buona musica (Addio Ray Manzarek)

Ed eccone un altro che se ne va...
Mi ritrovo stasera a scrivere nel mio amato blog per porgere un doveroso saluto al grande Ray Manzarek.
Ray Manzarek, noto ai più per il mistero che avvolge il suo nome, o meglio il suo cognome che contiene un paio di lettere jolly di volta in volta estratte sulla ruota di Palermo, è stato un tastierista/pianista fenomenale, nonché fondatore di quel magnifico gruppo che erano i Doors.
Non starò qui a fare tanti discorsi scontati e che magari sarebbero pure doverosi però, cavolo, nel campo musicale sta avvenendo una fuga dei cervelli verso l'aldilà che ha un nonsocché di preoccupante, anche perché quando parti per l'aldilà, oh, è difficile che po si torni indietro, e non ci si può nemmeno sentire su skype perché da quelle parti non è ancora arrivato l'adsl, anche lì come, c'è solo Radio Maria, tutto il "santo" giorno, come quando stai facendo la Mareneve che non prendono i telefoni e la radio smette di leggere pure i cd, c'è solo la lava e Radio Maria. Ecco uguale. Però senza lava.
Ora, sarebbe facile cedere alle spiegazioni apparentemente logiche del tipo: "Eh ma i grandi del rock sono tutti coetanei certo che se ne vanno in fila indiana", d'altronde come ci insegnano Voyager e Mistero, il complotto è dietro l'angolo. Io dico che dietro la moria di grandi artisti (mi riferisco ad esempio al grande Jon Lord) c'è sempre la stessa persona, dietro tutte queste scomparse c'è... la mano di Dio!
I più saggi di voi avranno già chiuso questa pagina da un pezzo, ed hanno fatto bene! Perché al di là di tutte queste chiacchiere c'è il fatto che un altro grande musicista, per dirla biblicamente, "è tornato alla casa del padre" ma per nostra fortuna la buona musica resta qui a farci compagnia. E anche se nell'aldilà in questo momento suonano live musica da Dio, noi possiamo ancora deliziarci con quello che il grande Ray ha lasciato qui per noi...

Grazie di tutto Ray
Chissà che jammattini lassù con Bach e Jon Lord




La pioggia. E poi quelle note che cadono giù come gocce che formano le onde in uno stagno

Cavalca il serpente con quelle note allucinate

Light my Fire, che altro devo dire?


sabato 4 maggio 2013

Le morti cerebrali

Benvenuti nella mia cucina! Per coloro che sono degli habitué il benvenuti vale comunque visto che, come una serie tv all'inizio di una nuova stagione, non ci si vede da parecchio tempo e di cose ne sono cambiate un bel po'!
L'ultima volta in cui ho buttato giù le mie "riflessioni personali" è stato davvero molto tempo fa e da allora non ho scritto nulla diciamo di "personale" e nel cercare di trasformare i pensieri in parole mi sembra di parlare come il nano onirico di Twin Peaks. Probabilmente la mia poca dimestichezza con la tastiera del tablet rende da sé questo effetto che io mi limito a percepire.
Ma veniamo a noi. A muovere il mio impulso creativo non è tanto la divina ispirazione quanto una palla di peli e odio che mi si è bloccata in gola, insomma c'ho voglia di lamentarmi con qualcuno, voi, amici viandanti che accolgo in questa parca locanda di internet.
Come dicevo, di cose ne sono cambiate un bel po' anche se infondo i problemi che affliggono il mondo sono sempre gli stessi ed hanno un denominatore comune: la stupidità.
Badate bene, in linea di principio essere stupidi non è né una colpa né una punizione; stupidi ci si nasce e quando si fa una cosa da poco tempo non è che si può essere subito esperti, anche per fare il "mestiere del vivere" c'è bisogno di fare un apprendistato. In alcuni casi però, la maggioranza, questo apprendistato si conclude in maniera diversa da quella che ci si può aspettare, ecco che allora la stupidità sopravvive e assume la sua forma più cupa: l'ignoranza.
Anche lì, non è che tutti siamo ignoranti allo stesso modo (anche se un po' lo siamo tutti): c'è chi non sa cucinare, chi non sa fare le capriole, chi non padroneggia l'arte del rutto parlato e via dicendo. In questi casi di solito uno che non sa cucinare lo ammette apertamente e non si mette ai fornelli, così come quello che non sa fare la ruota non farà la ruota e quello che non sa parlare ruttando parlerà della sua inabilità per ruttare solo in seguito. Tutto questo va bene perché anche Socrate diceva: "Io so di non sapere" e lui faceva certi rutti che ti ci poteva recitare aoristo primo secondo terzo caffè e amaro!
Se il mondo si limitasse a dare asilo a questo genere di ignoranti sarebbe un posto migliore. Capita però che l'evoluzione abbia dato la posizione eretta a tutti gli uomini ma non lo stesso quantiativo di facoltà cerebrali, e da sempre chi ha meno è sempre tentato di nascondere le proprie mancanze e per non darlo a vedere ne spara di grosse, e con convinzione! Questo genere di persone è il più ignorante perché dice cose che non direbbero nemmeno i primi ominidi, con la proverbiale convinzione del podologo dinnanzi ad una verruca da estirpare. Spacciata per intelligenza, la loro ignoranza contamina la gente sana che deve perdere metà della propria giornata a pensare:"ma questo ci è o ci fa? " causando un incredibile rallentamento nel progresso dell'umanità tutta in ogni ambito dell'esistenza. Se non fosse per costoro probabilmente ci saremmo già liberati del dito piccolo del piede e avremmo già dispiegato le ali verso un futuro radioso in cui non esiste il terrore di sbattere contro gli spigoli! State attenti perché questi tipi sembrano esseri umani in tutto e per tutto ma c'è un modo per smasherarli: quando stanno per dire qualcosa con aria da premio Nobel per la paraculagine (un premio nel premio) in genere poi dicono o una stronzata colossale o una cosa talmente non intelligente da sembrare intelligente ma che a pensarci bene non lo è affatto (e questo secondo tipo è proprio tosto lo so!)! In genere quando questo accade tutt'intorno diventa ignoranza per cui state attenti! E ricordate: l'ignoranza miete ogni anno millioni di vittime tra la gente intelligente ma
proprio per la stessa natura di questa terribile piaga, nessuno lo sa!
Insieme possiamo farcela!

sabato 9 febbraio 2013

L'ombra elettrofoba del vulcano

Buonasera agli sparuti viandanti che ogni tanto capitano su questa landa desolata! Mi trovo scazzatissimo a scrivere queste poche righe tanto perché l'amarezza si è ormai impadronita di me medesimo per colpa della (nemmeno tanto) inaspettata mancanza di materiale per l'ultimo capitolo della mia tesi! Vado in cerca di blog che parlino della cara vecchia Bronte ma nada de nada! Eppure qualche mese fa, cioè quando sto lavoro doveva già essere bello che finito, qualcosina pareva esserci!!! Bah, a quanto pare il blog sta diventando una forma di comunicazione arcaica come le pitture parietali, i segnali di fumo e il rutto parlato.
Amici vi lancio un appello: se trovate qualche informazione utile fatemela sapere, cosicché possa io guarire dalla terribile sindrome-della-sbarretta-lampeggiante al quale sono costretto controvoglia!
Tante care cose.