sabato 8 marzo 2014

Sono candidato al Premio Nobel per la pace

Stoccolma, lì xx-xx-2014 
 Esimia Dott.ssa (Giò) Barbara D'Urso, 
 Siamo lieti di comunicarle la sua vittoria del Premio Nobel per la letteratura 2014 con il libro ___________________________ (Inserisca il titolo che preferisce, so' tutti na bomba aò).  Sottolineiamo il valore di tale encomio del quale abbiamo il piacere di insignirla soprattutto considerato che con la sua opera ha superato la concorrenza del maestro Fabio Volo e della somma Benedetta Parodi.
 Per il contributo dato, saremo lieti di ospitarla al Grand Hotel Chateau Briand in data xx-xx-2014 per consegnarle l'ambito riconoscimento a spese dell'umanità tutta.


Cordiali saluti
La commissione esaminatrice:
 Martufello
 Il pollo della pubblicità di Speedy Pollo
 Peppa Pig
 La Kamchatka
Il presidente: 
 Giuseppe Franco inteso "Pippo".


P.S. prego trattenere le lacrime per i fotografi.

A che t'avemo raccomandato, zì?


Ebbene si cari amici, l'imprevedibile si è fatto probabile e alla fine è accaduto; non si tratta di artefatto posticcio ma di un prezioso reperto da me personalmente ottenuto tramite subdoli stratagemmi. Si lo so, penserete che è una minchiata ma non è così, vedrete vedrete...

sabato 1 marzo 2014

Chi c'è dietro Spotted Unibo? Intervista agli amministratori

Holà holà! Passo una volta tanto dal blog. Buttato giù articolo per The Bottom Up, sarà pubblicato nei prossimi giorni, intanto eccolo in anteprima!


SPOTTED UNIBO: INTERVISTA AGLI AMMINISTRATORI
Nato nel 2010, Spotted è ormai una realtà consolidata del web, conosciamo i gestori di Spotted Unibo.



Spotted fa ormai parte della vita social di ogni studente universitario e non solo. Nato da un progetto dello studente inglese nel 2010, Fit Finder (diretto antenato di Spotted) permetteva agli studenti dell'università di Londra di “avvistare” (in inglese to spot) le colleghe. Il sito inglese ha subito avuto decine di migliaia di seguaci, scatenando però la collera della UCL che ha costretto Fit Finder alla chiusura. Le idee, tuttavia, non si possono fermare: il fenomeno ha ripreso vita tramite Facebook e da qui ha spopolato in tutto il mondo. In Italia il fenomeno è approdato nel 2013 e l'Università di Bologna è stata tra le prime ad accoglierlo. Abbiamo intervistato gli anonimi amministratori della pagina dedicata all'Alma Mater.




Da quanto spotted unibo è online
Dal 23 Gennaio 2013.

Come e a chi è venuta in mente l'idea di fondare spotted unibo?
Un pomeriggio (o una sera, non so) due di noi stavano parlando del fenomeno Spotted che al tempo non era ancora arrivato in Italia (forse solo alla Bocconi pare, fatto del quale allora neanche eravamo a conoscenza perché nella ricerca su Facebook per qualche motivo non appariva alcuna pagina del genere) ma era già molto presente negli ambienti universitari all'estero, con i quali avevamo contatti per diversi motivi. E così, all'improvviso e più per scherzo che altro, balenò l'idea di portare il trend a Bologna. Anche se sapevamo che non sarebbe stato facile spiegare il funzionamento e rendere Spotted virale, in poche settimane l'entusiasmo degli utenti raggiunse livelli mai sognati.

Immagino che l'anonimato sia fondamentale per voi, i vostri amici sanno che siete i gestori di spotted?
Gli amici di Bologna no, a parte qualche rara eccezione (a volte alla lunga diventa impossibile mantenere il segreto, per motivi pratici). Agli amici che non hanno niente a che fare con Bologna lo raccontiamo generalmente senza problemi.

Nella sua forma originale Spotted era rivolto ad "avvistare" le ragazze, oggi a spottare sono più i ragazzi o le ragazze?
In realtà non direi che Spotted fosse originariamente dedicato all'”avvistamento” di ragazze, anzi ci sorprende che la cosa sia stata interpretata in questo modo. Per noi Spotted è sempre stato rivolto allo stesso modo a ragazze e ragazzi. In effetti, anche per quanto riguarda le percentuali, la nostra impressione è che il numero di post scritti da ragazze e il numero di post scritti da ragazzi più o meno si equivalgano.

Certamente i messaggi vengono pubblicati in forma anonima, voi però conoscete tutti gli autori, vi è mai capitato di rivelare l'identità di qualcuno o di essere in qualche modo "costretti" a farlo?
No. Forse è difficile da credere, ma l'unico caso in cui riveliamo l'identità dell'autore/autrice di un post è quando riceviamo la sua espressa autorizzazione. Siamo molto corretti su questo, perché crediamo che sia fondamentale che i nostri utenti possano fidarsi di noi.

Applicate una qualche forma di censura ai messaggi che ricevete? Quali regole seguite nella pubblicazione dei messaggi?
Ovviamente una qualche forma di censura è d'obbligo, ma mentre prima cercavamo di darci delle regole precise, con l'esperienza abbiamo capito che l'unico criterio su cui è davvero possibile basarsi è quello del buonsenso. Comunque, in generale cerchiamo di evitare la pubblicazione di pubblicità varie (a meno che non si tratti di qualcosa che riteniamo davvero interessante per gli studenti), censuriamo i cognomi e le parolacce (dato che Facebook blocca i nostri profili personali quando qualcuno segnala i post, cerchiamo di essere molto attenti su questo punto), oscuriamo i visi nelle foto o non ne pubblichiamo direttamente, escludiamo a priori i post razzisti o troppo volgari.

Avete mai ricevuto minacce?
Sì, ma non abbiamo mai dato troppo peso a queste cose e finora in effetti non sono rimaste altro che parole. In fondo siamo certi di non fare niente di male, e comunque nessuno sa chi siamo.

Cosa cerca la maggioranza delle persone che vi contatta?
Qualcuno con cui fare sesso! Ma ci sono anche molti altri tipi di utente.

Avete guadagnato denaro grazie a Spotted?
No, a parte una cosa come 50€ al secondo Spotted Party. Tuttavia la possibilità di un guadagno – anche consistente – si è presentata più di una volta, soprattutto l'anno scorso, e anche adesso continuiamo a ricevere offerte di vari tipo ogni tanto. Il motivo per cui non accettiamo è da una parte che non abbiamo tempo di stare dietro alla cosa, dato che studiamo e già la pubblicazione dei post da sola comporta un certo impegno, e dall'altra che per noi Spotted non è nato come un modo per fare soldi, bensì come un modo per divertirsi, e così vorremmo che rimanesse.

Come pensate che si concluderà questa esperienza? Passerete il testimone, chiuderete la pagina o continuerete finché ci saranno "avvistamenti"?
Questa è una bella domanda, che noi stessi ci siamo posti più di una volta. Chiudere la pagina sarebbe impensabile. Anche se un giorno sarà morta, cancellarla vorrebbe dire perdere tutti i post, tutte le storie. Dovrebbe piuttosto rimanere lì dov'è, come un vecchio monumento che i nostalgici possono visitare. Se invece la pagina dovesse continuare a vivere ancora a lungo – cosa che noi ci auguriamo e in cui crediamo – il passaggio del testimone sembrerebbe in effetti la soluzione più naturale e più logica, ma ora come ora ci piange il cuore anche solo a pensarci. Mi diverte invece l'idea di immaginarmi a 40 anni con famiglia e/o carriera, eppure ancora admin di Spotted. Ma chissà, magari tra un paio di anni quest'idea non mi divertirà più come mi diverte ora e allora un ricambio generazionale sarà inevitabile.

Ormai conoscerete i segreti di molte persone, pensate di ricattare qualcuno una volta o l'altra?No, sarebbe una mossa troppo bassa e per ora non abbiamo neanche avuto motivo di ricattare nessuno. Poi certo, non si può mai dire cosa porterà il futuro. (smile n.d.a)

Un'ultima domanda! Qualcuno di voi è mai stato spottato? (risponde una delle ragazze, n.d.a.)
Si (smile) io una volta. Non posso raccontare troppo, mi ha spottata un tipo che non conosco minimamente. Non ha scritto niente di dove mi avesse vista o altro, però sapeva il mio nome e cognome, il che è stato abbastanza creepy.

giovedì 10 ottobre 2013

C'era una volta il West industrializzato

Buonasera cari amici,
Come qualcuno avrà notato la nuova stagione ha portato qualche piccolo cambiamento nella vita del blog, anzitutto mi sto costringendo a scrivere più spesso di quanto non facessi prima (ma tranquilli: la qualità, già bassa, non ne risentirà in alcun modo) e poi anche nello sfondo, più in linea con la strana congiuntura astrale che alcuni illuminati chiamano crisi economica.
Come ben sapete in questo blog non si fa politica, tutti testimoni che non si è mai parlato di Berlusconi né mai lo si farà (se qualcuno se lo fosse perso: la moneta), eppure oggi sono in vena di polemiche e quindi mi chiedevo: che fine ha fatto l'Occidente industrializzato? Dove sono i capitalisti senza volto? Dov'è finito il "siamo nati dalla parte giusta del Mondo"? Magari vi sembrerà meschino dirlo all'indomani della grande tragedia del mare (ma non pensatelo nemmeno, ne parleremo), però io me lo sto chiedendo.
In passato, prima ancora che la lira valesse cinquanta centesimi, quando ancora valeva cinquecentomila paperdollari e trenta pezzi da cinque del monopoli, quando si doveva far sentire in colpa un bambino che si lamentava per qualche futilità i genitori erano soliti dire al pargolo indolente: "Eh, allora Carlo Maria Karamazov della Coimbra della Rovere, non sai che sei nato dal lato del Mondo ricco e bello e fortunato? Ecco, torna a giocare con le tue azioni della Microsoft che papà deve andare a investire tutti i suoi soldi in azioni della Cirio e della Parmalat." Tempi felici, in cui i bimbi potevano giocare a Crack con azioni vere e i segnalini del Monopoli erano in oro massiccio. Poi venne l'Euro, ci dissero che era una cosa bella ma due strane sfere iniziavano a librarsi sempre più in alto fino a toccare il soffitto di casa ma non sapevamo che trattavasi di paterne gonadi ingrossate, a quei tempi non esisteva ancora l'Adsl e probabilmente nemmeno la masturbazione.
Fatto sta che nell'ultimo decennio la questione economica ha assunto una rilevanza sempre più grande e dal 2008 in poi è entrata prepotentemente nei nostri pensieri. Capite dove voglio arrivare e quindi glisso e vado oltre...

...Ora, non eravamo la parte più ricca del Mondo? Non eravamo l'Occidente cattivo? Il compagnetto di classe ingordo che mangiava la merenda degli altri bambini dicendo agli altri bambini "Prova a dirlo alla maestra e t'inculo"? Eravamo quel bambino, un pargolo grassoccio con molti problemi. Ma allora perché il pargolo obeso adesso comincia ad essere affamato se ha mangiato le merendine degli altri? Non ci sono più merendine per nessuno! Ma chi se l'è fregate?
Siamo la generazione che più di tutte pagherà gli effetti di questa crisi, perché l'Occidente ha lasciato morire di fame tutto il mondo e adesso farà morire anche noi, che siamo l'Occidente, che siamo quel bambino grassoccio, cui non resta altro da fare che mangiarsi, letteralmente, le mani alla fine della ricreazione.
Con i suoi moncherini grondanti e il grembiule macchiato di sangue, il piccolo West corre verso la classe al suono della campana, la maestra richiama dolcemente i pargoli:
-"Bambini tornate in classe, qui fuori non c'è futuro"-

Buona lezione a tutti.

lunedì 7 ottobre 2013

Digerire è importante

Buonasera a tutti e bentornati da queste parti!
Come sempre torno al blog dopo una pausa in questo caso vagamente spiegabile col nome di (lunghissima) pausa estiva. Il fatto che abbia iniziato a piovere probabilmente è solo una coincidenza che infittisce il mistero sul mio miserioso ritorno al mio mis(t)erabile, mis(t)erevole blog.
Il mondo è molto cambiato da quando ho smesso di vagabondare da queste parti: a quei tempi non c'erano persone (spero di non sembrare razzista, o senza cuore, questi sono problemi gravi...) affette dalla cosiddetta "Sindrome della lattina onomastica", patologia terribile che porta sempre più persone a svuotare alacremente gli scaffali dei supermercati in cerca (del Sacro Graal direte voi, e invece no) di una lattina di Coca-Cola ( o bottiglia, o boccetta di Nutella, insomma contenitori vari) con impresso il loro nome. Ebbene, cari amici, ho visto persone rinnegare il proprio nome pur di avere un contenitore col proprio nome. Sono problemi gravi, ma non siamo qui per questo: "sono appena resuscitato, diamine!" 
Dopo questa lunga pausa sento la necessità di ritornare a scrivere più spesso, anche se il mondo è cambiato, anche se io sono cambiato. Mi dispiace molto non essermi dedicato a dovere a questo blog in un periodo strano della mia vita, uno di quelli in cui ti accorgi di star diventando giorno dopo giorno una persona diversa; in questa fase di trasformazione sicuramente ha influito l'aver cambiato aria, l'essere andato a vivere in un posto diverso. Però, si sa, i cambiamenti, anche se positivi, fanno sempre un po' paura e abbiamo bisogno di tempo per digerirli (e io ho la digestione lunga!), alla fine però, una volta espulsi gli scarti della digestione, siamo di nuovo pronti per una nuova avventura. Con estremo piacere mi tiro su le brache e vi annuncio che, finita la digestione, è l'ora di riaprire il blog!

A breve novità!
Non dimenticate di mangiare molte fibre!
Tirate fuori la vostra tazza da orzo!



martedì 21 maggio 2013

Al buon Dio lassù piace la buona musica (Addio Ray Manzarek)

Ed eccone un altro che se ne va...
Mi ritrovo stasera a scrivere nel mio amato blog per porgere un doveroso saluto al grande Ray Manzarek.
Ray Manzarek, noto ai più per il mistero che avvolge il suo nome, o meglio il suo cognome che contiene un paio di lettere jolly di volta in volta estratte sulla ruota di Palermo, è stato un tastierista/pianista fenomenale, nonché fondatore di quel magnifico gruppo che erano i Doors.
Non starò qui a fare tanti discorsi scontati e che magari sarebbero pure doverosi però, cavolo, nel campo musicale sta avvenendo una fuga dei cervelli verso l'aldilà che ha un nonsocché di preoccupante, anche perché quando parti per l'aldilà, oh, è difficile che po si torni indietro, e non ci si può nemmeno sentire su skype perché da quelle parti non è ancora arrivato l'adsl, anche lì come, c'è solo Radio Maria, tutto il "santo" giorno, come quando stai facendo la Mareneve che non prendono i telefoni e la radio smette di leggere pure i cd, c'è solo la lava e Radio Maria. Ecco uguale. Però senza lava.
Ora, sarebbe facile cedere alle spiegazioni apparentemente logiche del tipo: "Eh ma i grandi del rock sono tutti coetanei certo che se ne vanno in fila indiana", d'altronde come ci insegnano Voyager e Mistero, il complotto è dietro l'angolo. Io dico che dietro la moria di grandi artisti (mi riferisco ad esempio al grande Jon Lord) c'è sempre la stessa persona, dietro tutte queste scomparse c'è... la mano di Dio!
I più saggi di voi avranno già chiuso questa pagina da un pezzo, ed hanno fatto bene! Perché al di là di tutte queste chiacchiere c'è il fatto che un altro grande musicista, per dirla biblicamente, "è tornato alla casa del padre" ma per nostra fortuna la buona musica resta qui a farci compagnia. E anche se nell'aldilà in questo momento suonano live musica da Dio, noi possiamo ancora deliziarci con quello che il grande Ray ha lasciato qui per noi...

Grazie di tutto Ray
Chissà che jammattini lassù con Bach e Jon Lord




La pioggia. E poi quelle note che cadono giù come gocce che formano le onde in uno stagno

Cavalca il serpente con quelle note allucinate

Light my Fire, che altro devo dire?


sabato 4 maggio 2013

Le morti cerebrali

Benvenuti nella mia cucina! Per coloro che sono degli habitué il benvenuti vale comunque visto che, come una serie tv all'inizio di una nuova stagione, non ci si vede da parecchio tempo e di cose ne sono cambiate un bel po'!
L'ultima volta in cui ho buttato giù le mie "riflessioni personali" è stato davvero molto tempo fa e da allora non ho scritto nulla diciamo di "personale" e nel cercare di trasformare i pensieri in parole mi sembra di parlare come il nano onirico di Twin Peaks. Probabilmente la mia poca dimestichezza con la tastiera del tablet rende da sé questo effetto che io mi limito a percepire.
Ma veniamo a noi. A muovere il mio impulso creativo non è tanto la divina ispirazione quanto una palla di peli e odio che mi si è bloccata in gola, insomma c'ho voglia di lamentarmi con qualcuno, voi, amici viandanti che accolgo in questa parca locanda di internet.
Come dicevo, di cose ne sono cambiate un bel po' anche se infondo i problemi che affliggono il mondo sono sempre gli stessi ed hanno un denominatore comune: la stupidità.
Badate bene, in linea di principio essere stupidi non è né una colpa né una punizione; stupidi ci si nasce e quando si fa una cosa da poco tempo non è che si può essere subito esperti, anche per fare il "mestiere del vivere" c'è bisogno di fare un apprendistato. In alcuni casi però, la maggioranza, questo apprendistato si conclude in maniera diversa da quella che ci si può aspettare, ecco che allora la stupidità sopravvive e assume la sua forma più cupa: l'ignoranza.
Anche lì, non è che tutti siamo ignoranti allo stesso modo (anche se un po' lo siamo tutti): c'è chi non sa cucinare, chi non sa fare le capriole, chi non padroneggia l'arte del rutto parlato e via dicendo. In questi casi di solito uno che non sa cucinare lo ammette apertamente e non si mette ai fornelli, così come quello che non sa fare la ruota non farà la ruota e quello che non sa parlare ruttando parlerà della sua inabilità per ruttare solo in seguito. Tutto questo va bene perché anche Socrate diceva: "Io so di non sapere" e lui faceva certi rutti che ti ci poteva recitare aoristo primo secondo terzo caffè e amaro!
Se il mondo si limitasse a dare asilo a questo genere di ignoranti sarebbe un posto migliore. Capita però che l'evoluzione abbia dato la posizione eretta a tutti gli uomini ma non lo stesso quantiativo di facoltà cerebrali, e da sempre chi ha meno è sempre tentato di nascondere le proprie mancanze e per non darlo a vedere ne spara di grosse, e con convinzione! Questo genere di persone è il più ignorante perché dice cose che non direbbero nemmeno i primi ominidi, con la proverbiale convinzione del podologo dinnanzi ad una verruca da estirpare. Spacciata per intelligenza, la loro ignoranza contamina la gente sana che deve perdere metà della propria giornata a pensare:"ma questo ci è o ci fa? " causando un incredibile rallentamento nel progresso dell'umanità tutta in ogni ambito dell'esistenza. Se non fosse per costoro probabilmente ci saremmo già liberati del dito piccolo del piede e avremmo già dispiegato le ali verso un futuro radioso in cui non esiste il terrore di sbattere contro gli spigoli! State attenti perché questi tipi sembrano esseri umani in tutto e per tutto ma c'è un modo per smasherarli: quando stanno per dire qualcosa con aria da premio Nobel per la paraculagine (un premio nel premio) in genere poi dicono o una stronzata colossale o una cosa talmente non intelligente da sembrare intelligente ma che a pensarci bene non lo è affatto (e questo secondo tipo è proprio tosto lo so!)! In genere quando questo accade tutt'intorno diventa ignoranza per cui state attenti! E ricordate: l'ignoranza miete ogni anno millioni di vittime tra la gente intelligente ma
proprio per la stessa natura di questa terribile piaga, nessuno lo sa!
Insieme possiamo farcela!

sabato 9 febbraio 2013

L'ombra elettrofoba del vulcano

Buonasera agli sparuti viandanti che ogni tanto capitano su questa landa desolata! Mi trovo scazzatissimo a scrivere queste poche righe tanto perché l'amarezza si è ormai impadronita di me medesimo per colpa della (nemmeno tanto) inaspettata mancanza di materiale per l'ultimo capitolo della mia tesi! Vado in cerca di blog che parlino della cara vecchia Bronte ma nada de nada! Eppure qualche mese fa, cioè quando sto lavoro doveva già essere bello che finito, qualcosina pareva esserci!!! Bah, a quanto pare il blog sta diventando una forma di comunicazione arcaica come le pitture parietali, i segnali di fumo e il rutto parlato.
Amici vi lancio un appello: se trovate qualche informazione utile fatemela sapere, cosicché possa io guarire dalla terribile sindrome-della-sbarretta-lampeggiante al quale sono costretto controvoglia!
Tante care cose.