Parlo da persona che non ha la più pallida idea di cosa sia accaduto nell'alta finanza, che non è andato in Germania a chiedere che ne pensino del fatto che le barzellette su (e di) Berlusconi siano diventate improvvisamente fuorimoda, insomma il tipo di persona che se non ci fosse facebook andrebbe solo su pornhub. Eppure, nello stato di quiescente disinformazione in cui verso da qualche settimana, mi rendo conto, tra un pornazzo e l'altro, che quello che dice la gente, la famigerata "vox populi", non è cambiato affatto. Nel mondo sono sempre tutti "Indignati". In Italia, con il solito ritardo provincialotto che ci contraddistingue, masse innumeri si lamentano del governo inutile che hanno eletto per vent'anni, del lavoro che manca, dei soldi che non ci sono e giù di lì per le solite strade ma con qualche piccola novità... siamo tutti povere vittime del "regime" che ci ha ridotto alla fame ma, adesso che si respira un minimo di aria che non puzza di marcio, guardiamo tutti con gli occhi sgranati quello che viene proposto per tirarci fuori dalla proverbiale barca in cui ci troviamo tutti pronti a dire che tutto quello che si pensa di fare è una boiata fantozziana e a riprendere la solfa del: "Oh io sono un poverello perché quelli hanno deciso così e io è per questo che oh, io sono un poverello!" Oh cicci, sveglia! Non è che se le cose vanno male per tutti lamentarci di quello che fanno gli altri ci farà andare meglio.
venerdì 2 dicembre 2011
Finché la barca affonda, lasciala fare
Ed eccoci qua, come non accadeva da una ventina di giorni, sulle pagine di Intermezzi, con nuove scoperte musicali nelle orecchie e una schiumetta bianca ai bordi della bocca...
Parlo da persona che non ha la più pallida idea di cosa sia accaduto nell'alta finanza, che non è andato in Germania a chiedere che ne pensino del fatto che le barzellette su (e di) Berlusconi siano diventate improvvisamente fuorimoda, insomma il tipo di persona che se non ci fosse facebook andrebbe solo su pornhub. Eppure, nello stato di quiescente disinformazione in cui verso da qualche settimana, mi rendo conto, tra un pornazzo e l'altro, che quello che dice la gente, la famigerata "vox populi", non è cambiato affatto. Nel mondo sono sempre tutti "Indignati". In Italia, con il solito ritardo provincialotto che ci contraddistingue, masse innumeri si lamentano del governo inutile che hanno eletto per vent'anni, del lavoro che manca, dei soldi che non ci sono e giù di lì per le solite strade ma con qualche piccola novità... siamo tutti povere vittime del "regime" che ci ha ridotto alla fame ma, adesso che si respira un minimo di aria che non puzza di marcio, guardiamo tutti con gli occhi sgranati quello che viene proposto per tirarci fuori dalla proverbiale barca in cui ci troviamo tutti pronti a dire che tutto quello che si pensa di fare è una boiata fantozziana e a riprendere la solfa del: "Oh io sono un poverello perché quelli hanno deciso così e io è per questo che oh, io sono un poverello!" Oh cicci, sveglia! Non è che se le cose vanno male per tutti lamentarci di quello che fanno gli altri ci farà andare meglio.
Parlo da persona che non ha la più pallida idea di cosa sia accaduto nell'alta finanza, che non è andato in Germania a chiedere che ne pensino del fatto che le barzellette su (e di) Berlusconi siano diventate improvvisamente fuorimoda, insomma il tipo di persona che se non ci fosse facebook andrebbe solo su pornhub. Eppure, nello stato di quiescente disinformazione in cui verso da qualche settimana, mi rendo conto, tra un pornazzo e l'altro, che quello che dice la gente, la famigerata "vox populi", non è cambiato affatto. Nel mondo sono sempre tutti "Indignati". In Italia, con il solito ritardo provincialotto che ci contraddistingue, masse innumeri si lamentano del governo inutile che hanno eletto per vent'anni, del lavoro che manca, dei soldi che non ci sono e giù di lì per le solite strade ma con qualche piccola novità... siamo tutti povere vittime del "regime" che ci ha ridotto alla fame ma, adesso che si respira un minimo di aria che non puzza di marcio, guardiamo tutti con gli occhi sgranati quello che viene proposto per tirarci fuori dalla proverbiale barca in cui ci troviamo tutti pronti a dire che tutto quello che si pensa di fare è una boiata fantozziana e a riprendere la solfa del: "Oh io sono un poverello perché quelli hanno deciso così e io è per questo che oh, io sono un poverello!" Oh cicci, sveglia! Non è che se le cose vanno male per tutti lamentarci di quello che fanno gli altri ci farà andare meglio.
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